Mi racconto
Sono Elisa Cavalli, pedagogista e docente di Teatro Pedagogico. Nel mio lavoro scelgo di mettermi in ascolto autentico delle persone e delle famiglie, accompagnandole in quella che considero la più significativa delle esperienze umane: la crescita lungo il percorso della vita.
Ogni giorno affianco bambini, ragazzi e genitori sostenendoli nel riconoscimento e nella comunicazione delle proprie emozioni e dei propri desideri. Li aiuto a esplorare nuove possibilità, anche quando sembrano difficili da intravedere.
Mi piace definirmi una fabbricatrice di sogni, perché credo profondamente nel potenziale evolutivo e creativo di ciascuno.
Accanto alla dimensione educativa e pedagogica, coltivo una grande passione che nel tempo è diventata parte integrante della mia professione: il teatro.
Progetto e conduco corsi e laboratori di Teatro Pedagogico, nei quali il linguaggio artistico e teatrale diventano uno strumento privilegiato per esprimersi, raccontarsi e conoscersi meglio, favorendo processi di consapevolezza personale e relazionale.
“Il teatro è Educazione”
Riccardo Massa – Pedagogista
La mia formazione educativa inizia dal Teatro.
Dopo aver frequentato un corso quinquennale di Teatro, decido di iscrivermi a Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca, laureandomi con la valutazione di 104/110.
Proseguo la mia formazione teatrale, conseguendo un titolo triennale in Improvvisazione Teatrale.
Mi iscrivo contemporaneamente anche alla Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche che conseguo a pieni voti e con lode.
La mia formazione continua nel tempo. Ho seguito diversi seminari sulle Pratiche Sistemiche e sull’uso del linguaggio nelle relazioni.
Attualmente come Pedagogista mi occupo prevalentemente di:
– Supporto alle famiglie
– Orientamento scolastico
– Formazione a educatori e insegnanti
Teatro Pedagogico
Attraverso il teatro è possibile esplorare emozioni e relazioni in modo autentico e senza paura del giudizio. Il teatro non è solo performance, questo forse è il meno nobile dei suoi scopi, ma diventa un vero e proprio strumento formativo e educativo. In teatro puoi giocare con le tue emozioni, comprendere le tue risorse, a volte inaspettate, e diventare più consapevole dei tuoi limiti.
Attualmente conduco corsi di Teatro Pedagogico presso scuole e associazioni del territorio.
Siamo tutti l’insieme di vincoli e possibilità, l’importante è riconoscerli ed accettarli!
F.A.Q.
Pedagogista
Richiedere una Consulenza Pedagogica significa avere a disposizione uno spazio sicuro di ascolto, accogliente e privo di giudizio. È uno spazio in cui il bambino, il ragazzo, l’adulto o la coppia genitoriale possono esplorare ciò che sta accadendo nel presente, rispetto alle scelte educative e ai vissuti quotidiani. La consulenza si rivolge quindi sia ai genitori, sia ai figli, ma anche alle singole persone che desiderano comprendere meglio il proprio modo di agire nelle relazioni educative.
Affidarsi a un/una pedagogista permette di fermarsi e riflettere insieme sulle scelte educative di ogni giorno e sui percorsi di crescita dei figli nel “qui e ora”. In questo spazio condiviso, i genitori possono riconoscere bisogni, emozioni e risorse, sia proprie sia dei bambini o ragazzi. Il/la professionista offre strumenti di lettura e orientamento, aiutando a chiarire la direzione delle scelte familiari, senza sostituirsi mai ai genitori nelle decisioni.
Il/la pedagogista è un/una professionista dei processi educativi e formativi, che accompagna le famiglie nel riconoscere dinamiche funzionali e disfunzionali all’interno della quotidianità. Attraverso il confronto e il pensiero condiviso, aiuta a sviluppare processi di pensiero critico e meta-riflessivo, cioè la capacità di osservare e rileggere ciò che si fa e si sente. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo armonico dei bambini e dei ragazzi, promuovendo scelte educative più consapevoli.
A differenza di un percorso psicologico, il lavoro pedagogico non indaga in profondità le cause inconsce o la storia di vita della persona. Il/la pedagogista si concentra principalmente sul “qui e ora” della relazione educativa: guarda a ciò che accade oggi tra genitori e figli, a scuola, in famiglia, nei contesti di vita quotidiana. L’attenzione è rivolta soprattutto alle modalità educative attuali e a come possono essere trasformate per favorire benessere e crescita, più che all’analisi clinica del passato.
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